Sicuramente anche tu, se sei a capo di un gruppo di lavoro, ti sarai chiesto come migliorare le tue abilità di leadership e la tua posizione da leader nel gruppo. Molto spesso le persone che ricercano queste conoscenze si focalizzano esclusivamente sulla componente pratica del problema, concentrandosi su come rendere i propri dipendenti e/o collaboratori più efficienti sul posto di lavoro. Un leader ha come scopo quello di migliorare la capacità organizzativa del lavoro svolto dal team, un buon leader non si ferma qui. Essere un buon leader è molto di più. Il ruolo del leader non si limita a impartire ordini, organizzare il lavoro e gestire i collaboratori. Secondo Goleman l'elemento fondamentale alla base di una buon leader è l'intelligenza emotiva. Vedremo insieme le componenti dell’intelligenza emotiva in questo podcast diviso in due parti.

Sicuramente anche tu, se sei a capo di un gruppo di lavoro. Ti sarai chiesto come migliorare le tue abilità di leadership e la tua posizione da leader nel gruppo. Molto spesso le persone che ricercano queste conoscenze si focalizzano esclusivamente sulla componente pratica del problema, concentrandosi su come rendere i propri dipendenti e/o collaboratori più efficienti sul posto di lavoro. Un leader ha come scopo quello di migliorare la capacità organizzativa del lavoro svolto dal team, un buon leader non si ferma qui. Essere un buon leader è molto di più. Il ruolo del leader non si limita a impartire ordini, organizzare il lavoro e gestire i collaboratori. Vedremo insieme le componenti dell’intelligenza emotiva in questo podcast diviso in due parti.

La SEO, se perseguita con meticolosità, assicura la comparsa in alto sui siti di ricerca e, di conseguenza, maggiore probabilità di successo per il tuo business. Perché tutto questo? Per via della tendenza psicologica delle persone secondo cui “Se compare prima allora è di qualità migliore” in aggiunta alla tendenza “a compiere il minimo sforzo per ottenere un risultato” che spiega come mai gli utenti sono pigri nella ricerca, nella maggior parte dei casi, e si concentrano soltanto sui primi risultati. In genere l’equazione secondo cui il posizionamento fornisce risultati migliori in termini di business si rivela corretta e perseguibile per un lungo periodo. Tuttavia, le cose a un certo punto potrebbero non andare più come speravi. Infatti, devi tenere a mente che Google elabora 100 aggiornamenti l’anno e in questi aggiornamenti i criteri per il posizionamento potrebbero cambiare e, d’improvviso, il tuo sito dall’essere in prima posizione potrebbe scendere vertiginosamente. O ancora, a causa di questi aggiornamenti Google potrebbe preferire i siti dei tuoi concorrenti e in questo caso il tuo Brand si vedrebbe maggiormente compromesso. Come ultima possibilità, a dir vero remota ma non impossibile, Google potrebbe mettersi in competizione diretta con te (cosa che ovviamente non ti auguriamo), come è successo con le varie compagnie aeree sommerse dai messaggi pubblicitari di Google che hanno minato la loro forza SEO.

Facebook, Instagram, Linkedin, Twitter…chi al giorno d’oggi non li conosce? Chi non ne utilizza almeno uno? I social media sono diventati un vero e proprio fenomeno sociale. Sono un mezzo di comunicazione che ci permette di creare, condividere, scambiare idee ed emozioni. Permette alle persone di comunicare tra loro e di mettere in discussione i propri pensieri, nonché e di condividere quello in cui credono. Grazie a questo enorme potere, i social media stanno diventando estremamente importanti per le persone: il tempo che passiamo connessi è in costante aumento, e che li usi come passatempo o per altri motivi non importa, tutti li apriamo almeno una volta al giorno. E’ proprio questa loro enorme diffusione che ha portato sempre più persone ad utilizzare i social media anche nei contesti lavorativi. Un’altra faccia della medaglia riguarda infatti il grande potere di divulgazione che il social media detiene: ogni giorno vengono utilizzati da 28 milioni di utenti che li sfruttano per creare engagement, per acquisire nuovi clienti ed incrementare il loro numero di contatti. Sai cos’è un podcast? I podcast sono dei contenuti audio che vengono diffusi su piattaforme specifiche. Questi contenuti sono divisi in puntate e hanno argomenti specifici che vengono affrontati di volta in volta. E’ uno strumento ancora poco conosciuto ma che sta acquisendo molta rilevanza: già nel 2018 gli ascoltatori di podcast erano 2,7 milioni: questo numero si è triplicato a distanza di solo due anni. Se dovessi spiegarti perché il podcast è qualcosa che consiglio ai professionisti probabilmente inizierei con il dire che è uno dei pochi strumenti che dà la possibilità all’ascoltatore di scegliere l’argomento di suo gradimento.

Lavori in una grande azienda e gestisci un gruppo di collaboratori? Oppure sei a capo di un gruppo di lavoro per uno specifico progetto? In tutti i casi in cui sei responsabile o a capo di un gruppo di lavoro, e vorresti davvero raggiungere i tuoi obiettivi. Dovresti stare già usando il team briefing altrimenti i tuoi sforzi potrebbero essere vani. Spesso, infatti, all'interno dei team con una scarsa comunicazione avviene che le informazioni si muovano in modo incontrollato, che vengano incomprese o mistificate. Questo fa sì che si creino problematiche nel funzionamento organico del team. Se non conosci ancora questo strumento o non lo utilizzi in modo regolare allora ti aiuterò a capire perché è così utile.

Il mondo della comunicazione è cambiato. Oggi, sempre più professionisti iniziano ad affacciarsi alle nuove realtà, ai mezzi divulgativi delle nuove generazioni: i social media. Siamo nel XXI secolo. I canali che possiamo utilizzare per promuovere e condividere i nostri contenuti e i nostri servizi sono tanti e differenti. Viviamo nell’epoca di Facebook, Twitter, Instagram e YouTube, dobbiamo solo scegliere quello che ci si addice di più. Il come trasmettere il nostro contenuto, quindi, non è molto difficile; quello che è più complicato capire è il cosa condividere sulle piattaforme. “Che tema scelgo?” “Di cosa parlo?” Infine, “Come faccio a discuterne senza annoiare?” La parola chiave per rispondere a tutte queste domande è una: creatività.

Quando si scrive un libro, una delle prime cose da fare è creare quella sorta di scheletro che ci dice qual è la trama principale e cosa succederà, a grandi linee, dal primo all’ultimo capitolo. Si tratta di un indice che si va poi gradualmente a perfezionare nel corso della scrittura. Creare una bozza iniziale durante la stesura di un libro è come avere in mano una bussola che ci indica qual è il nostro nord. È un punto di riferimento che ci aiuta a non perdere la strada e che ci ricorda dove stiamo andando. Questa bussola però non viene usata solo da chi scrive romanzi. Può essere creata e utilizzata da chiunque: hai mai sentito parlare del content playbook?

Hai mai sentito parlare del “potere dei rituali”? Sono sicuro che sai cos’è un rituale, ma probabilmente non ne conosci le effettive potenzialità. Non sei il solo, in molti non prestano attenzione a questa pratica, né tanto meno si chiedono a cosa serva. Spegnere le candeline il giorno del compleanno, festeggiare un matrimonio, bere una birra dopo un esame… Ecco, questi sono tutti rituali: tutte attività che facciamo ripetutamente e che hanno un preciso significato. Sono dei comportamenti sempre uguali che mettiamo in atto con uno scopo preciso, e che hanno una precisa funzione: possono aiutarti a concentrarti, svagarti o rilassarti.

Come fare per godere quindi dei benefici dello smart working senza ridurre la propria produttività? Vediamolo insieme, voglio suggerirti 5 semplici modi per aumentare la tua produttività. Il mondo del lavoro si sta digitalizzando e il contesto della pandemia mondiale ha accelerato questo processo. Se da un lato lo smart working può essere percepito come un netto miglioramento delle condizioni di lavoro, perché permette di lavorare senza essere fisicamente in ufficio, dall'altro proprio il fatto di non essere all'interno dell'ufficio può essere un fattore negativo in termini di produttività.

La comunicazione ha compiuto passi da gigante negli ultimi 50 anni. Oggi condividere il proprio punto di vista e provare a farsi conoscere è più facile che mai. Grazie al web tutti hanno la possibilità di parlare a migliaia, milioni di persone nello stesso momento e, sempre più spesso, anche i professionisti utilizzano questa possibilità per parlare del loro ruolo e di quello che sanno fare. Sfruttare questa visibilità per arrivare alle persone e condividere il proprio contenuto e la propria professionalità è cosa buona e giusta, tuttavia, nel farlo è necessario prestare attenzione al “cosa” viene condiviso con le altre persone. Da professionisti, non possiamo permetterci di creare dei contenuti che non siano di valore: bisogna sempre preservare la qualità di quello che si comunica. È una responsabilità non di poco conto, ma d’altro canto, è anche l’unica carta che ti permetterà di non svendere la nostra professionalità. Ma cosa rende un contenuto “di valore”? Come si fa a catturare l’attenzione di chi è continuamente esposto a nuovi stimoli? Muoviamo un passo alla volta.

Anche tu hai dovuto trasformare la tua casa nel tuo ufficio? Immagino che la risposta sia quasi certamente si! Il contesto della pandemia mondiale di Covid-19, ha costretto le persone in Italia e non solo ad una sostanziale ristrutturazione del loro ambiente di lavoro. Tu come tanti altri avrai avuto la necessità di cercare di organizzare un ambiente di lavoro sufficientemente adeguato all'interno delle tue mura domestiche. All'inizio ciò poteva sembrarti una comodità non da poco, ma in breve tempo ti sarai accorto che forse non è poi così facile lavorare da casa. Se per esempio nel tuo ambiente domestico non possiedi lo spazio specifico per una postazione da lavoro, sarai sicuramente incorso nelle problematiche di condividere l'ambiente di lavoro con quello casalingo. Ma facciamo un passo indietro e diamo uno sguardo più generale. Perché è così difficile lavorare da casa? La risposta potrebbe sembrare semplice, ma non lo è così tanto.

Nel corso della tua carriera ti sarai sicuramente chiesto :”Perché un cliente dovrebbe scegliere me e non il mio collega?” “Perché non preferire qualcun altro, magari che abbia più esperienza alle spalle?”. In ambito professionale la concorrenza è tanta e, a volte, anche scorretta. Ci sono persone che millantano professionalità, altre che parlano di strumenti e competenze che in realtà non gli appartengono. C’è chi pur di accattivarsi clienti, promette l’impossibile a discapito dei danni che potrebbero provocare. A questo punto, è lecito chiedersi: “Perché in mezzo a tutta questa gente, le persone dovrebbero preferire proprio noi?” La risposta a questa domanda ha a che fare con il costo. Il costo in questione è quello che sosteniamo in termini di tempo, in termini di effort e in termini economici.

Spesso la preoccupazione principale di un imprenditore è quella di migliorare le condizioni economiche della sua azienda, aumentare il fatturato o trovare nuovi clienti e compratori. Tutte questi sono aspetti fondamentali da tenere d'occhio e validi obiettivi da perseguire per una crescita costante della tua azienda. L'elemento costitutivo della tua azienda che ti può permette di raggiungere tali obiettivi è il tuo team! Anche se sei un libero professionista ti sarai sicuramente ritrovato a dover collaborare con altri o a dover gestire un gruppo di lavoro per un progetto specifico. Spesso, però, l'importanza del team viene sottovalutata. I leader o coloro che dovrebbero ricoprire tale ruolo si concentrano eccessivamente sull'obiettivo finale senza invece, mettere la giusta attenzione sul percorso per raggiungerlo e sulla massimizzazione delle risorse che hanno a disposizione. Queste persone spesso si assumono meriti di successi non direttamente loro e attribuiscono le loro colpe o fallimenti ai propri collaboratori. Tutto ciò non fa altro che minare il clima di lavoro e minacciare sempre più l'efficacia e la produttività dell'azienda. Inconsapevolmente anche tu potresti stare minacciando il funzionamento efficace del tuo team. Voglio suggerirti 3 strategie da seguire per massimizzare il funzionamento del tuo team e incrementare la sua produttività.

Molti professionisti si descrivono competenti e preparati ma hanno difficoltà nel dimostrarlo: non riescono a far sentire la propria voce in mezzo a quella di tante altre. Buona parte di questi professionisti, dunque, finisce per sentirsi schiacciato dalla concorrenza e decide di scendere a compromessi, svendendo le proprie competenze e facendosene una ragione. Quando creiamo contenuti per il nostro blog, per le nostre pagine social o per qualsiasi rivista o fonte divulgativa, non ci preoccupiamo quasi mai di andare a solleticare o di mantenere vivo anche l’interesse del lettore. Nella maggior parte dei casi si presta attenzione solo al contenuto di ciò che si scrive: quello che produciamo deve essere didattico e fedele alla nostra preparazione. Bisogna produrre quanti più contenuti possibile e divulgare quanto più si riesce. Solo in questo modo possiamo dimostrare agli altri la nostra professionalità. La qualità dei testi è indubbiamente importante, ma non è l’unico modo per attrarre i lettori e, di sicuro, oggi non è il più efficace. Una tecnica che invece potrebbe tornarti utile ha a che fare con qualcosa di tanto comune quanto sottovalutato: la curiosità delle persone.

Hai sentito parlare di Time Management? Da lavoratore indipendente, libero professionista o da imprenditore, uno degli aspetti fondamentali per massimizzare i tuoi risultati è sicuramente gestire il tempo in modo efficace. Questo aspetto spesso è troppo sottovalutato. Nel contesto lavorativo dettato dalla pandemia, potresti esserti ritrovato a dover lavorare in nuovo spazio di lavoro con tempi e inconvenienti differenti da quelli precedenti che impongono quindi esigenze nuove. Anche se precedentemente eri riuscito a stabilire un buon livello di organizzazione, non è detto che quel modello già sviluppato sia applicabile allo stesso modo nel tuo nuovo contesto o peggio, che tu riesca ad organizzare in maniera adeguata obiettivi ed esigenze lavorative. Il Time Management è un processo per la gestione del tempo che ha lo scopo di massimizzare efficacia, efficienza e produttività delle attività aziendali. Può essere acquisito o migliorato tramite tecniche e strategie apposite, che ottimizzano questo processo. Vediamo alcune tecniche del time management.

Sai qual è una delle sfide più difficili per i professionisti? Riuscire a distinguersi dalla massa. Distinguersi dagli altri non significa andare nella direzione opposta rispetto a loro, ma riuscire ad emergere tra gli altri. Al giorno d’oggi è chiaro che tutti vogliono raggiungere questo obiettivo, ma non è facile. Con la digitalizzazione del mercato e l’aumento di colleghi e competitor, la questione è diventata più accesa e agguerrita che mai. Non è saggio negare che oggi il nostro mercato del lavoro sia saturo. Certe volte può capitare addirittura che la proposta superi la domanda. Oggi i professionisti sono sempre più costretti a cercare un modo per emergere e questo, purtroppo, li porta a volte a svendere la propria professionalità, a cercare soluzioni che gli permettano di spiccare in mezzo agli altri ma che ne sminuiscono inevitabilmente la loro competenza. Usare uno strumento e saperlo usare bene sono due cose molto diverse. Perciò sono qui per suggerirti qualche trucco su come effettivamente massimizzare l’effetto del copywriting. Ho pensato molto su dove partire per trattare questo argomento, e alla fine ho deciso iniziare dall’effetto Von Restorff.

La delega è uno degli strumenti migliori di cui il leader di un team di lavoro può disporre. Questo perchè permette una più efficace distribuzione del carico di lavoro, la coordinazione tra i membri del team e una maggiore rapidità nello svolgimento dei compiti del team. Se sei un libero professionista o un imprenditore sicuramente avrai avuto la sensazione di dover affrontare momenti in cui il carico di lavoro è travolgente. È importante ricordarsi sempre, che la delega è una capacità manageriale di primaria importanza. D’altra parte, spesso persone abituate a lavorare in team più piccoli possono avere maggiori difficoltà nel processo di delega dei compiti. Se sei tra queste persone non ti preoccupare! Il processo di delega può essere reso più difficoltoso da alcune circostanze nulla che non si possa risolvere con un una maggiore attenzione ai fattori contestuali che ti limitano in questo processo.

E’ risaputo che i social media rappresentino uno strumento straordinario per divulgare informazioni, ampliare la rete di contatti e interagire direttamente con il pubblico. Tutte possibilità che, se ben sfruttate, permettono alla persona di farsi conoscere e al professionista di emergere. Il mondo dei social media ti consente infatti di creare e condividere post, video e contenuti di ogni genere per far sapere agli altri chi sei e cosa fai. I social hanno sostituito il classico cartellone pubblicitario sui quali comparivano le foto e le descrizioni dei professionisti. Quelli di un tempo erano mezzi limitati, nel senso che il numero di informazioni che trasmettevano era esiguo, non davano la possibilità di mostrare e parlare delle proprie competenze. Oggi, è tutta un’altra storia!

Hai mai sentito parlare delle teorie della Leadership Funzionale? Le teorie della Leadership Funzionale hanno lo scopo di individuare i comportamenti che il leader dovrebbe mettere in atto per migliorare l'efficacia della sua organizzazione e di descrivere funzioni e situazioni in cui il leader dovrebbe assumersi la propria responsabilità. In nucleo centrale di questa prospettiva è che il compito del leader sia di fornire al suo team di lavoro tutto il necessario di cui ha bisogno per raggiungere l'obiettivo prefissato. Ciò comporta che per essere leader efficaci e avere quindi una buona capacità di leadership, è necessario lavorare per incentivare la coesione e l'efficacia del team. Vedremo insieme tre aspetti della leadership da non sottovalutare in questo podcast diviso in due parti.

Hai mai sentito parlare delle teorie della Leadership Funzionale? Le teorie della Leadership Funzionale hanno lo scopo di individuare i comportamenti che il leader dovrebbe mettere in atto per migliorare l'efficacia della sua organizzazione e di descrivere funzioni e situazioni in cui il leader dovrebbe assumersi la propria responsabilità. In nucleo centrale di questa prospettiva è che il compito del leader sia di fornire al suo team di lavoro tutto il necessario di cui ha bisogno per raggiungere l'obiettivo prefissato. Ciò comporta che per essere leader efficaci e avere quindi una buona capacità di leadership, è necessario lavorare per incentivare la coesione e l'efficacia del team. Vedremo insieme tre aspetti della leadership da non sottovalutare in questo podcast diviso in due parti.

Nella puntata precedente abbiamo iniziato ad affrontare il tema relativo all'importanza della creazione dei contenuti per comunicare la tua professionalità e la qualità dei tuoi servizi. Ci siamo fermati su come individuare i contenuti di cui parlare. Ecco quindi 6 semplici strategie e strumenti che ti permettono di capire quali sono i temi su cui puoi concentrarti. Questi permettono a te di essere ascoltato e, di conseguenza, alla tua professionalità di uscire allo scoperto.

William Bill Bernbach diceva che: “non esiste una strategia peggiore di un’ottima promozione per un pessimo prodotto”. Bernbach era un pubblicitario statunitense che già nello scorso secolo aveva intuito l’importanza di preservare e di puntare sulla qualità del prodotto o del servizio che si sta vendendo. Tuttavia, sempre più spesso l’obiettivo dei professionisti ha a che fare con il numero di persone che si riescono a raggiungere. Non facciamo che pensare a come crearci un pubblico, A come arrivare a più persone possibili. Purtroppo alcuni professionisti lo fanno anche a costo di svalutare se stessi e la loro professionalità. È così che si inizia a scendere a patti con la propria professionalità pur di lavorare: Una consulenza viene regalata, Un traguardo irraggiungibile viene promesso al cliente Un servizio viene svenduto per attirare un cliente da un competitor Ma questo è davvero necessario? Assolutamente NO.

Il compito principale del leader è interagire con i collaboratori e fare in modo che cooperino in modo sincrono al raggiungimento di uno scopo comune. Un altro compito del leader è quello di aiutare ogni dipendente e collaboratore a esprimere il suo potenziale al massimo. . La pandemia ha costretto tutti noi a rivoluzionare le nostre vite. Questo cambiamento ha coinvolto i leader non solo personalmente ma anche nella gestione dei propri collaboratori che ora mostrano dinamiche differenti. . La grande sfida che le aziende e i leader si stanno trovando ad affrontare e che affronteranno sempre di più nel prossimo futuro è quella di capire come traslare le competenze e le abilità di leadership, indispensabili per l'azienda in un contesto digitalizzato.

Sei in cerca di un buon modo per valorizzare la tua professionalità? Al giorno d’oggi qualsiasi professionista con un po’ di intraprendenza e che possa definirsi tale, si chiede come fare ad acquisire nuovi clienti e quale sia il modo migliore per offrire i suoi servizi. Stabilire una comunicazione, creare una sorta di ponte tra te e i tuoi possibili clienti non è solo importante, è fondamentale se vuoi essere ascoltato e conosciuto come professionista. Per farlo al meglio, una delle carte che il professionista può giocare è quella dello storytelling.